Riceviamo e pubblichiamo.
Apprendiamo la notizia della decisione della giunta comunale di Vercelli di ricorrere al TAR contro la scelta di affidamento del servizio idrico in house operata dal Commissario Fluttero. Senza entrare nel merito degli aspetti strettamente giuridici che stanno alla base di questo ricorso, da sempre in questi anni abbiamo ribadito che l'opzione in house non rappresentasse la soluzione migliore per garantire l'efficacia di un servizio così importante alle persone.
Una riflessione, confortata dai dati emersi dallo studio della società Hydrodata nel 2021 (tra gli elementi citati nel ricorso), che è diventata col tempo finalmente anche la posizione del centrodestra e del sindaco Roberto Scheda, dopo posizioni non chiare e altalenanti (soprattutto da parte di quest'ultimo, a differenza del suo predecessore) che non hanno contribuito a raggiungere un risultato diverso da quello cui ora si fa ricorso, cercando di trovare una tardiva soluzione.
Ciò detto, cogliamo favorevolmente la determinazione che ora si ha nel perseguire questi obiettivi e se necessario collaboreremo a livello istituzionale per raggiungere un risultato positivo per la città e il territorio. Ribadiamo che l'opzione di una società mista a maggioranza pubblica garantirebbe a tutto il territorio, inclusa Vercelli, di poter partecipare alla gestione valorizzando le strutture attuali e garantendo massime tutele ai lavoratori coinvolti.
Tutto il territorio, non solo Vercelli, beneficerebbe di questa opzione perché avrebbe la possibilità di ricevere i benefici dell'esperienza pluriennale di ASM, all'interno di una cornice comunque a maggioranza pubblica. L'auspicio è che tutti i comuni coinvolti riflettano sulla possibilità di giungere a questa soluzione, che sarebbe l'opportunità migliore per evitare la gara secca, che molto facilmente farebbe prevalere un soggetto privato, anche sconosciuto al territorio.
È necessario che tra tutti si guardi all'interesse della collettività, senza fare prevalere gli interessi strettamente locali.